romeo & giulietta

Romeo & Giulietta

codice: 250

Il tributo alla poesia immortale di Shakespeare. Il brano riporta le parole di Romeo che fantastica sugli occhi di Giulietta.

Questa pergamena è stata recensita in un articolo del prestigioso giornale di arte e calligrafia statunitense "Bound & Lettered" LEGGI ARTICOLO


codice: 250
larghezza (cm): 30
altezza (cm): 43
disponibile subito: no
valuta tempi: tempi di produzione
supporto: Vellum
materiali e strumenti: Inchiostro ferrogallico, Matite Colorate, Oro in conchiglia, Penna d'oca, Tecnica mista
in collaborazione con: Gaia Perotto

Italiano:
Silenzio! Quale luce irrompe da quella finestra lassù?
È l'oriente, e Giulietta è il sole.
Sorgi, vivido sole, e uccidi l'invidiosa luna,
malata già e pallida di pena
perché tu, sua ancella, di tanto la superi in bellezza.
Non essere la sua ancella, poiché la luna è invidiosa.
Il suo manto di vestale è già di un verde smorto,
e soltanto i pazzi lo indosano. Gettalo via.
È la mia donna; oh, è il mio amore!
se soltanto sapesse di esserlo.
Parla, pure non dice nulla. Come accade?
Parlano i suoi occhi; le risponderò.
No, sono troppo audace; non parla a me;
ma due stelle tra le più lucenti del cielo, dovendo assentarsi,
implorano i suoi occhi di scintillare nelle loro sfere fino al loro ritorno.
E se davvero i suoi occhi fossero in cielo, e le stelle nel suo viso?
Lo splendore del suo volto svilirebbe allora le stelle
come fa di una torcia la luce del giorno; i suoi occhi in cielo
fluirebbero per l'aereo spazio così luminosi
che gli uccelli canterebbero, credendo finita la notte.

Originale
But, soft! what light through yonder window breaks?
It is the east, and Juliet is the sun.
Arise, fair sun, and kill the envious moon,
who is already sick and pale with grief,
that thou her maid art far more fair than she:
be not her maid, since she is envious;
her vestal livery is but sick and green
and none but fools do wear it;
cast it off. It is my lady, O, it is my love!
O, that she knew she were!
She speaks yet she says nothing:
what of that? Her eye discourses; I will answer it.
I am too bold, 'tis not to me she speaks:
two of the fairest stars in all the heaven, having some business,
do entreat her eyes to twinkle in their spheres till they return.
What if her eyes were there, they in her head?
The brightness of her cheek would shame those stars,
as daylight doth a lamp; her eyes in heaven
would through the airy region stream so bright
that birds would sing and think it were not night.

Romeo & Juliet (act 2 - scene 2) - William Shakespeare