Il tributo a "L'infinito", la celebre poesia di Giacomo Leopardi, celebrato in due diverse pergamene per un'unica commessa.
- codice: 273
 - larghezza (cm): 55
 - altezza (cm): 55
 - disponibile subito: no
 - valuta tempi: tempi di produzione
 - supporto: Vellum
 - materiali e strumenti: Inchiostro di mallo di noce, Inchiostro ferrogallico, Oro in conchiglia, Penna d'oca
 
      Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
      E questa siepe, che da tanta parte
      Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
      Ma sedendo e mirando, interminati
      Spazi di là da quella, e sovrumani
      Silenzi, e profondissima quiete
      Io nel pensier mi fingo; ove per poco
      Il cor non si spaura. E come il vento
      Odo stormir tra queste piante, io quello
      Infinito silenzio a questa voce
      Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
      E le morte stagioni, e la presente
      E viva, e il suon di lei. Così tra questa
      Immensità s'annega il pensier mio:
      E il naufragar m'è dolce in questo mare. 
    
 











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