Caron dimonio con gli occhi di bragia, il tributo dello scriptorium al demoniaco traghettatore dello Stige dall'inferno dantesco: Caronte
- codice: 335
- larghezza (cm): 30
- altezza (cm): 42
- disponibile subito: no
- valuta tempi: tempi di produzione
- supporto: Carta artistica
- materiali e strumenti: Inchiostro ferrogallico, Oro in conchiglia, Tecnica mista
- in collaborazione con: Emanuel Simeoni
- Note: l'inchiostro ferrogallico ha cominciato ad arrugginire e a virare di colore verso il brunito rossiccio tipico dei manoscritti antichi (vedi ultime foto della gallery)
- Altro: Questo lavoro è riproducibile SOLO su disponibilità del coautore Emanuel Simeoni
Ed ecco verso noi venir per nave
un vecchio, bianco per antico pelo,
gridando: "Guai a voi, anime prave!
Non isperate mai veder lo cielo:
i’ vegno per menarvi a l’altra riva
ne le tenebre etterne, in caldo e ’n gelo.
E tu che se’ costì, anima viva,
pàrtiti da cotesti che son morti".
Ma poi che vide ch’io non mi partiva,
disse: "Per altra via, per altri porti
verrai a piaggia, non qui, per passare:
più lieve legno convien che ti porti".
E ’l duca lui: "Caron, non ti crucciare:
vuolsi così colà dove si puote
ciò che si vuole, e più non dimandare"
Quinci fuor quete le lanose gote
al nocchier de la livida palude,
che ’ntorno a li occhi avea di fiamme rote.
- L'illustrazione è una interpretazione del demoniaco barcaiolo ad opera di Emanuel Simeoni
- Dante Alighieri - Inferno - canto III - vv 82-99
dal minuto 5.35 comincia la parte trascritta in questa pergamena, recitata dall'immenso Vittorio Gassman (1993)