Il giuramento che pronunciano i medici per onorare la loro professione
- codice: 634
- larghezza (cm): 60
- altezza (cm): 40
- disponibile subito: no
- valuta tempi: tempi di produzione
- supporto: Vellum
- materiali e strumenti: Blu di lapislazzuli, Inchiostro ferrogallico, Penna d'oca, Rosso vermiglione
- Capolettera: Capolettera e decorazioni sono ripresi dal Codex del XIV sec. Ms L34, la "Legenda Aurea" di Jacopo da Varazze conservato alla biblioteca cantonale di Friburgo.
- Testo: La manus calligrafica con la quale è stato scritto il testo è ispirato alla semigotica del manoscritto Chigiano L.VIII.305 conservato nella biblioteca apostolica Vaticana
«Consapevole dell'importanza e della solennità dell'atto che compio e dell'impegno che assumo, giuro:
di esercitare la medicina in autonomia di giudizio e responsabilità di comportamento contrastando ogni indebito condizionamento che limiti la libertà e l'indipendenza della professione;
di perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica, il trattamento del dolore e il sollievo dalla sofferenza nel rispetto della dignità e libertà della persona cui con costante impegno scientifico, culturale e sociale ispirerò ogni mio atto professionale;
di curare ogni paziente con scrupolo e impegno, senza discriminazione alcuna, promuovendo l'eliminazione di ogni forma di diseguaglianza nella tutela della salute;
di non compiere mai atti finalizzati a provocare la morte;
di non intraprendere né insistere in procedure diagnostiche e interventi terapeutici clinicamente inappropriati ed eticamente non proporzionati, senza mai abbandonare la cura del malato;
di perseguire con la persona assistita una relazione di cura fondata sulla fiducia e sul rispetto dei valori e dei diritti di ciascuno e su un'informazione, preliminare al consenso, comprensibile e completa;
di attenermi ai principi morali di umanità e solidarietà nonché a quelli civili di rispetto dell'autonomia della persona;
di mettere le mie conoscenze a disposizione del progresso della medicina, fondato sul rigore etico e scientifico della ricerca, i cui fini sono la tutela della salute e della vita;
di affidare la mia reputazione professionale alle mie competenze e al rispetto delle regole deontologiche e di evitare, anche al di fuori dell'esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il decoro e la dignità della professione;
di ispirare la soluzione di ogni divergenza di opinioni al reciproco rispetto;
di prestare soccorso nei casi d'urgenza e di mettermi a disposizione dell'Autorità competente, in caso di pubblica calamità;
di rispettare il segreto professionale e di tutelare la riservatezza su tutto ciò che mi è confidato, che osservo o che ho osservato, inteso o intuito nella mia professione o in ragione del mio stato o ufficio;
di prestare, in scienza e coscienza, la mia opera, con diligenza, perizia e prudenza e secondo equità, osservando le norme deontologiche che regolano l'esercizio della professione.»
COSA NASCONDETE "DIETRO" ALLE PERGAMENE?
Per me fare l'amanuense è spesso un mestiere tanto bello quanto complicato.
E no, non mi riferisco al fatto che sono mancino, che ho dovuto "ribaltare il mondo a testa in giù" imparando a scrivere con il foglio girato al contrario; non mi riferisco nemmeno alla difficoltà di essere un partita IVA in Italia o di sbarcare il lunario con una professione artigianale/artistica.
Pensateci un attimo: cosa si nasconde dietro ad ogni pergamena che vedete pubblicata su questa pagina?
Cosa spinge la persona che me l'ha commissionata a investire i suoi danari ed il mio tempo per fissare su carta delle parole?
Cosa, quando tecnicamente lo stesso risultato potrebbe venir ottenuto per pochi centesimi con una stampante?
Beh, dietro ad ogni pergamena ci sono le passioni, i traguardi, le emozioni e le storie di una vita. Sempre.
A volte il mio mestiere fa sì che ti trovi a festeggiare una nascita ancor prima che lo sappiano i nonni, perché ti viene chiesto di preparare il biglietto con cui verrà loro comunicato l'arrivo del nipotino.
Altre volte ti trovi a suggellare con la tua penna le promesse che due persone si scambiano insieme al loro "PER SEMPRE".
Altre volte ancora sono quei traguardi importanti come lauree, pensionamenti, successi professionali o personali.
Ed in tutti questi casi non posso evitare che anche il mio cuore si scaldi; quando passi ore o giorni (anzi, ad essere più sovente notti), a celebrare una storia, un traguardo, un'emozione mi è impossibile evitare che mi scivoli nell'animo e che lo condizioni in qualche modo.
Ma ci sono anche altri tipi di pergamene, di celebrazioni e di emozioni.
Ci sono pergamene che di solito, per pudore, non pubblico: sono quelle in cui si celebra la vita di una persona. Quando la sua vita finisce.
O quelle che nascondono la speranza di una vita migliore, quando la vita viene toccata dalla malattia.
Ed in quei casi la mano procede più lentamente, quasi in maniera solenne, e mi trovo coi lagrimoni negli occhi, con il cuore gonfio, con il desiderio forte che le mie parole si possano riempire di magia e cambiare le cose, e la dolorosa consapevolezza che non è una penna d'oca a poter cambiare il verso di rotazione del mondo.
Probabilmente è uno dei motivi per cui mi definisco "misantropo" ed ho la regola di non chiedere ai committenti i contesti per i quali nascono le pergamene che scrivo per loro, a meno che non siano loro a parlarmene di loro volontà.
Questo è un mestiere che ti porta dentro alla parte più intima della vita delle persone, ti mostra nel profondo ciò che amano, ciò che li ha feriti, ciò che vivono.
E' una responsabilità grande, in grado di esaltarti quanto di straziarti il cuore.
Questa è una di quelle pergamene emozionanti e dolorose, accompagnate dalla frase: "andrà donata ad un medico le cui parole possono cambiare profondamente la mia vita".
E' stata scritta con gli occhi lucidi dalla prima lettera all'ultimo tratto della decorazione, e con l'augurio profondo che le parole di questo dottore possano portare luce alla vita della persona alla quale verrà spedita e che la donerà.
Ogni tanto, quando guardate le pergamene di questa pagina, chiedetevi: "cosa si nasconde dietro a questa pergamena?"
E sappiate che essa è sempre il riflesso di una vittoria, di un amore o di una sconfitta dolorosa.
E dopo averlo fatto con le pergamene, magari, sarà più facile farlo anche con le persone che ci vivono intorno, e quindi gioire con loro o semplicemente abbracciarle forte quando è necessario.