gosho 10

Gosho n°10

codice: 377

Unità fra marito e moglie - Gosho n.10 vol.6. Lezione buddista della Sokka Gakkai sull'unità fra marito e moglie.

codice: 377
larghezza (cm): 62
altezza (cm): 42
disponibile subito: no
valuta tempi: tempi di produzione
supporto: Carta bambagina
materiali e strumenti: Inchiostro ferrogallico

UNITÀ FRA MARITO E MOGLIE Gosho n.10 vol.6 caricato da Morgan K. Barraco Fra le false dottrine che privano degli occhi e ingannano la mente di tutta la popolazione giapponese, in ultima analisi nessuna è più errata di quella dei maestri Shingon. Ma lasciamo da parte la questione per il momento. Le "dieci similitudini" sembrano illustrare la superiorità del Sutra del Loto sugli altri sutra, ma non era questa l'intenzione del Budda: egli intendeva paragonare il devoto del Sutra del Loto con i devoti degli altri sutra e affermare che il devoto del Sutra del Loto è come il sole e la luna, mentre i devoti di altri sutra sono come stelle o torce. Da cosa si capisce? L'ottava similitudine è seguita da una frase importantissima: «Allo stesso modo, chi può abbracciare e sostenere questo sutra sarà il primo fra tutti gli esseri viventi». Questa frase di ventidue ideogrammi è il cuore dell'intero sutra, è l'occhio di tutti gli esseri viventi. Il significato della frase è che il devoto del Sutra del Loto è come il sole e la luna, come Bonten, come il Budda, mentre i devoti del Sutra Dainichi sono come le stelle, come i fiumi o come i comuni mortali. Perciò la persona che in questo mondo abbraccia il Sutra del Loto, uomo o donna, monaco o monaca senza distinzione, è considerata dal Budda come il re di tutti gli esseri viventi ed è rispettata da Bonten e Taishaku. Pensando a questo, la mia gioia è indescrivibile. Inoltre, meditando giorno e notte su questa frase e rileggendola mattina e sera, capii che non indicava un qualsiasi devoto del Sutra del Loto. Poiché il vocabolo "chi" della frase del sutra indica "una persona", avevo creduto che si riferisse alle persone, fra i monaci e le monache, i laici e le laiche di questo mondo, che credono nel Sutra del Loto. Ma non è così. Infatti nei brani seguenti il Budda non ripete la parola "chi", ma dice: «Se c'è una donna che...». Quando io, Nichiren, leggo i sutra diversi dal Sutra del Loto, non provo il minimo desiderio di diventare una donna. Alcuni sutra condannano le donne come messaggere dell'inferno, alcuni le paragonano a un grande serpente, altri a un albero storto, altri affermano persino che sono persone che hanno bruciato il seme della Buddità. E non solo le scritture buddiste, ma anche quelle non buddiste [le disprezzano]. Jung Ch'i Ch'i elencando i suoi "tre piaceri" dice che uno di questi è il piacere di non essere nato donna. E vi è la convinzione che i disastri ebbero origine dalle tre donne. Solo nel Sutra del Loto si legge che le donne che abbracciano questo sutra, non solo sono superiori a tutte le donne, ma eccellono su tutti gli uomini. Anche se è criticata da tutti gli altri, in sostanza per una donna non c'è felicità più grande che essere amata dall'uomo a lei più caro. Lascia che gli altri ti odino, se vogliono. Di che cosa ti lamenti se sei apprezzata dal Budda Shakyamuni, dal Budda Taho, da tutti i Budda delle dieci direzioni, da Bonten e Taishaku, dagli dèi del sole e della luna? Finché sei lodata dal Sutra del Loto, che motivo hai di lamentarti? Ora, arrivata alla sfortunata età di trentatré anni tu hai inviato offerte. L'ho riferito al Budda Shakyamuni, al Budda Taho, al Sutra del Loto e alla divinità del sole. Il corpo di un uomo ha la spalla destra e la spalla sinistra sulle quali stanno due dèi, uno chiamato Domyo e l'altro Dosho. Sono due divinità che Bonten, Taishaku e gli dèi del sole e della luna assegnano a ogni persona per proteggerla. Dal momento che entra nell'utero materno fino al termine della vita, essi l'accompagnano come la sua ombra o come i suoi occhi. Se uno commette un atto malvagio o fa una buona azione, essi riportano tutto agli dèi celesti senza omettere niente, neanche un dettaglio piccolo come una goccia di rugiada o un granello di polvere. Ciò è riportato nel Sutra Kegon e il Gran Maestro T'ien-t'ai lo cita nell'ottavo volume del Maka shikan. Ma, egli dice, anche una donna che ha abbracciato il Sutra del Loto sarà abbandonata se la sua fede è debole. Se, per esempio, il generale è debole, anche i suoi soldati si sentiranno impotenti. Se un arco è debole, la sua corda sarà lenta. Se il vento è debole, le onde non saranno alte. Queste sono leggi naturali. D'altra parte, Saemon è un credente del Sutra del Loto senza pari fra i devoti laici in Giappone ed essendo sposata a quest'uomo, tu sei la prima fra le donne giapponesi. Poiché ti dedichi al Sutra del Loto, il Budda, ti considera eguale alla stessa Ryunyo. L'ideogramma donna rappresenta "dipendenza". Il glicine si appoggia al pino, una donna si appoggia a un uomo. Prendi Saemon come tuo maestro e fatti guidare da lui nella fede del Sutra del Loto. La sfortuna dei trentatré anni diventerà la fortuna dei tuoi trentatré anni. Questo è il significato della frase: «Le sette disgrazie svaniscono e subito appaiono le sette fortune» . Diventerai più giovane e accumulerai fortuna. Rispettosamente, Nichiren Il ventisettesimo giorno del primo mese

Soka Gakkai Gosho n°10