La replica del baphomet realizzato da Eliphas Levì
- codice: 295
- larghezza (cm): 45
- altezza (cm): 30
- disponibile subito: no
- valuta tempi: tempi di produzione
- supporto: Vellum
- materiali e strumenti: Inchiostro ferrogallico, Penna d'oca
- Note: Censurato dall'emissario del vescovo alla fiera di San Leo "Alchimia Alchimie" nell'anno Domini 2016
- AUTORE: Eliphas Levì
- OPERA: Dogme et Rituel de la Haute Magie
- PAGINA: Introduzione
- LUOGO E ANNO PUBBLICAZIONE: Parigi 1855-56
Il significato del Baphomet DAL PUNTO DI VISTA DELL'AUTORE ORIGINALE
La capra sul frontespizio porta il segno del pentagramma sulla fronte, con una punta in alto, simbolo di luce, le sue due mani che formano il segno dell’ermetismo, quella rivolta verso l’alto verso la luna bianca di Chesed, l’altra verso il basso in direzione di quella nera di Geburah. Questo segno esprime la perfetta armonia della misericordia con la giustizia. Un suo braccio è femminile, l’altro è maschile come quelli dell’androgino di Khunrath, attributi che abbiamo dovuto unire con quelli del nostro caprone perché è uno e lo stesso simbolo. La fiamma di intelligenza brillante tra le corna è la luce magica dell’equilibrio universale, l’immagine dell’anima elevata sopra la materia, come la fiamma, pur essendo legato alla materia, brilla sopra di essa. L’orrenda testa della bestia esprime l’orrore del peccatore, che agendo materialmente, è l’unico responsabile che dovrà sopportare la punizione, perché l’anima è insensibile secondo la sua natura e può solo soffrire nel momento in cui si materializza. L’asta eretta in piedi al posto dei genitali simboleggia la vita eterna, il corpo ricoperto di squame l’acqua, il semicerchio sopra l’atmosfera. L’umanità è rappresentata dai due seni e dalle braccia androgine di questa sfinge delle scienze occulte
un equivalente occidentale dell'ormai famoso simbolo del TAO cinese