Il Bonco

Nasce a Pesaro nel 1987. Da bambino amava disegnare mostri, scene truculente, gente che si piglia a spadate e dinosauri. Tutto normale per gli anni ‘90. Per gli anni ‘90.

Oggi disegna mostri, scene truculente, gente che si piglia a spadate e dinosauri, ma meglio. Ha conosciuto il gioco di ruolo da moccioso, tramite suo zio, che per un po’ gli ha prestato una copia di Dungeons and Dragons, scatola rossa, per copiare i “disegnetti”.

Anni più tardi, grazie agli studi presso l’Istituto d’arte Mengaroni di Pesaro, la Scuola di Fumetto Marche e la bottega del mastro Lorenzo Ciccoli, ha scoperto la sua vera e profonda vocazione: rompere il cazzo dare fastidio. Ora ha trasformato questa passione in un lavoro grazie al disegno tramite gli abbinamenti sbagliati, le immagini disturbanti e dissacrando quello che il suo pubblico di riferimento ama. Non lo fa perché gli piace farsi odiare, ma perché reputa che questo lo agevolerà nel trovare lavoro. Non ho mai detto si tratti di un genio del marketing.

Ha realizzato storyboard per pubblicità, concept art e illustrazioni per giochi indipendenti, locandine per eventi, vignette e brevi fumetti.

Ha recentemente intrapreso una fruttuosa collaborazione con Sua Medievalissima Eccellenza, quel piantagrane di Stefano Gelao di Scritto a mano, che lo obbliga a lavorare senza il comodo ausilio del CTRL+Z.

Una volta riscoperto l’amore per il mondo nerd ha tutta l’intenzione di rimanervici e dare fastidio in questo ambito, almeno finché una folla inferocita non lo caccerà malamente con torce e forconi per qualche esternazione su Star Wars, che fortuna le ultime due trilogie che hanno salvato un franchise fallimentare, o su G. R. R. Martin, che negli ultimi anni sta pubblicando tutti i libri dei quali sentivamo il bisogno.

Non amatemi troppo.

(nota: le parole qui riportato non esprimono per forza i valori e gli orientamenti dello scriptorium, che in via cautelativa si dissocia)
(nota aggiuntiva: nessun disegnatore Pesarese è stato maltrattato per queste pergmene)