La storia di Khaled Al Assad l'eroe di Palmira
Khaled Al Asaad, l'eroe di Palmira
Questa è la storia del mio eroe moderno, e del motivo per cui oggi sono un amanuense. Lui è Khaled al Asaad, siriano, archeologo. La sua vita ed il suo destino si possono racchiudere in una parola: Palmira. Lì nacque, lì visse e lavorò tra le rovine dell'antico sito, e lì morì assassinato dai ragazzi in nero dell'isis il 18 agosto del 2015. Per quarant'anni Khaled al Asaad era stato direttore del museo e del sito archeologico di palmira. Un'intera vita professionale spesa nell'instancabile obiettivo di ricostruire, tutelare e promuovere una delle più meravigliose ed importanti testimonianze del mondo antico. Khaled aveva 83 anni quando l'ISIS arrivò a Palmira. Non era più direttore del sito dal 2003. Ma non se la sentì di abbandonare gli scavi ed il museo, nemmeno quando tutti gli altri se ne erano andati per mettersi in salvo, pregandolo di fare lo stesso. Lui preferì mettere in salvo e nascondere tutto ciò che poteva essere rimosso, spostato, salvato dalla distruzione o dal contrabbando illegale. E continuò fino a che non lo presero, come sapeva che sarebbe successo. Dopo averlo imprigionato gli chiesero dove aveva nascosto i reperti. Lo torturano per saperlo, lo torturarono per mesi, ma Khaled al Asaad non li aiutò a distruggere e disperdere quel che aveva protetto per tutta la vita. Il 18 Agosto 2015 lo decapitarono e esposero le sue spoglie su una colonna della nuova città. Poi ne nascosero il corpo, che rimase insepolto, ma non illacrimato fino al 10 Febbraio 2021, quando le sue ossa furono ritrovate e finalmente sepolte con onore. Questa è la storia, l'esempio che mi ha spinto quello stesso anno a diventare un amanuense. Questo il mio eroe moderno, di cui voglio venga conservata la memoria del nome: Khaled al Asaad