Ogni tanto mi dicono che è giusto metterci "la faccia" oltre che le opere.
E visto che dalla galleria dei ricordi son riemerse due fra le migliori foto che mi abbiano fatto in questi anni da "amanuense errante" (Lucca Comics 2018), facciamo che sia questo il giorno.
Nei primi mesi in cui "Scritto a Mano" si è presentato su Facebook avevo una stretta politica di "anonimato", tanto che la maggior parte delle persone che mi seguivano quotidianamente erano convinte che fossi una donna.
In fondo sono un pochino misantropo e nascosto dietro ai miei lavori mi sentivo anche piuttosto a mio agio.
Lo scambio di sesso un po' mi faceva sorridere, un po' mi faceva riflettere: "la calligrafia "ha un sesso"? È più appropriata alle donne che agli uomini?"
Credetemi, non è una domanda banale, tanto che c'è una grandissima Maestra calligrafa di fama internazionale che è stata più volte sentita dire "I corsivi son cosa da donne", e mi dicono che insegna "obtorto collo" agli uomini.
Io, nel mio piccolo, (non sono né grandissmo, né maestro) credo che la calligrafia sia di chi la ama.
Ritengo che sia una questione di sensibilità, volontà, studio e kilometri di inchiostro vergati su carta.
Voi cosa ne pensate? Due mustacchi arroganti sono adatti alla penna d'oca?
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