Negli scriptoria medievali circolavano spesso dei gatti, con la funzione di tenere a bada i roditori assai ghiotti della pelle delle pergamene.
I gatti però, si sa, non sempre hanno un gran rispetto dello spazio personale e delle cose degli altri...
Capitavano degli incidenti, come in questo caso dove uno dei gatti dello scriptorium decise di urinare sulla pagina manoscritta
Sotto riportiamo la zelante nota del monaco del XV secolo che descrive il danno e maledice il gatto.
(da notare anche il disegnino illustrativo del deprecato animale, e le due maniculae che indicano le macchie)
[Fonte: Deventer, Cologne, Historisches Archiv, G.B. quarto, 249, fol. 68r, datato circa primo quarto del XV secolo]
"Hic non defectus est, sed cattus minxit desuper nocte quadam. Confundatur pessimus cattus qui minxit super librum istum in nocte Daventrie, et consimiliter omnes alii propter illum. Et cavendum valde ne permittantur libri aperti per noctem ubi cattie venire possunt. "
Trad: Qui non manca nulla, ma un gatto ha urinato su questo durante una certa notte. Maledetto sia il gatto pestifero che ha urinato su questo libro durante la notte a Deventer e per questo anche molti altri [altri gatti]. E stai attento a non lasciare libri aperti di notte dove possono venire i gatti.
Nonostante questo incidente, però, i gatti sono stati assistenti preziosi nella e nel funzionamento degli scriptoria, come detto all'inizio, e come ci ricorda il monaco Irlandese del IX secolo:
I and Pangur Bán my cat,
‘Tis a like task we are at:
Hunting mice is his delight,
Hunting words I sit all night.
Io e il mio gatto Pangur Ban *
Questo è il nostro compito:
Cacciare i topi è il suo piacere
Per "cacciare parole" io sto seduto tutta la notte
Nota: Pangur Bam è anche (e non a caso) il nome del gatto presente nel bellissimo cartone animato The secret of Kells la cui visione consiglio caldamente a tutti gli appassionati dell'argomento