L'articolo uscito sul blog di moda, costume ed arte: MME3Bien (Madame Trebien)
Essere un amanuense significa essere “fuori dall’oggi”, con un piede nel passato e lo sguardo nel futuro.
Scrivere a mano con la piuma d’oca non è pratico, veloce o efficiente; oltretutto farlo se si è anche mancini, come Stefano Gelao, è quasi una perversione.
D’altra parte scrivere a mano permette di trasmettere emozione, poesia e magia con un testo scritto che diventa in qualche modo “vivo e pulsante”.
La cosa che più mi ha colpito è “la prospettiva dei secoli” che si incontra in questi lavori. Spesso oggi si utilizzano carte che difficilmente dureranno nel tempo, Stefano Gelao invece scrive sulla vera pergamena animale oppure su carte fatte a mano con cotone e lino, con inchiostro di ricetta medioevale. Questo fa di ciò che esce dal suo scriptorium qualcosa che farà bella mostra per secoli, esattamente come fanno ancora i manoscritti medioevali dopo secoli o millenni di storia.
Un’opera di “Scritto a Mano” è il risultato di una filiera di artigiani padroni di maestrie quasi dimenticate: un mastro cartaio o un pergamenaio, un tagliatore di piume, un “alchimista” per gli inchiostri, un amanuense.
Chi si rivolge allo scriptorium di Stefano di solito non vuole semplicemente un testo, ma l’emozione che quel manoscritto porta con se, oppure cerca una “pagina strappata dal suo libro dei sogni”.
L’ispirazione per molti dei suoi lavori sono infatti le favole che lo hanno fatto o che continuano a farlo sognare (dal Signore degli Anelli, ad Alice nel paese delle meraviglie), tanto che diverse cose che realizza più assomigliano a pagine dei libri delle favole che a pagine di manoscritti medioevali.
Essere un amanuense quindi significa avere un infinito amore per la parola scritta e la paziente determinazione di onorarla con le vesti che merita.
Perchè – che si tratti di pergamene da esporre in casa, biglietti d’auguri o d’amore, segnalibri, lettere, partecipazioni o quant’altro – possano conservarsi a lungo, in piena luce di bellezza.
Link all'articolo: INTERVISTA di Madame Trebien