flos duellatorum

Diagramma 7 Spade - 6

codice: 288

Riproduzione della pagina 32 Recto del celebre Fiore dei Duellanti o Flos Duellatorum, leggendario manuale di combattimento scritto nel 1409 d.C.

codice: 288
larghezza (cm): 60
altezza (cm): 60
disponibile subito: no
valuta tempi: tempi di produzione
supporto: Vellum steso a telaio
materiali e strumenti: Blu di lapislazzuli, Inchiostro ferrogallico, Oro in conchiglia, Penna d'oca, Rosso cinabro, Tempera all'uovo
Note: il telaio è stato realizzato in mogano massello
  • AUTORE: Fiore de' Liberi da Premariacco
  • OPERA: MS Ludwig XV 13, Fiore de Liberi, Flos Duellatorum in Armis, Sine Armis, Equester et Pedester
  • PAGINA: 32 Recto (spada a due mani) - Leggi tutta la trascrizione dei testi del Flos
  • NOTE: esistono 3 versioni del "Fior di Battaglia", questa è una replica della versione conservata al Getty Museum di Malibù
  • -

Questa pagina viene chiamata diagramma delle sette spade e rappresenta un uomo, con sette spade centrate sul corpo: i sette colpi: due Fendenti (uno mandritto e uno reverso), due Mezzani (uno mandritto e uno reverso), due Sottani (uno mandritto e uno reverso) e una Punta. Intorno all'uomo ci sono le quattro bestie, che simboleggiano le virtù di un uomo di spada:


  • L'introduzione in cima alla pagina riporta:
    Questo Magistro cum queste spade significa gli Setti colpi de la spada. E lli quattro animali significa quattro vertù, zoè avisamento, presteza, forteza, et ardimento. E chi vole esser bono in questa arte de queste vertù conven de lor aver parte.
  • Sulla testa la Lince che regge un sestante rappresenta la Prudentia:
    Meglio de mi lovo cervino non vede creatura. /E aquello mette sempre a sesto e a misura.
    "Nessun'altra creatura vede meglio di me, la lince / E con quello sempre calcolo con sestante e misura."
  • Sulla mano della spada, la tigre con una freccia rappresenta la Prestezza
    Yo tigro tanto son presto a corer e uoltare / Che la sagita del cello non me po auancare.
    "Io sono la tigre, tanto veloce a correre e a girare / Che la freccia del cielo (fulmine) non mi può raggiungere."
  • sul lato del cuore, il leone che regge appunto un cuore rappresenta l'Ardimento
    Piu de mi lione non porta cor ardito / Pero de bataia faço a zaschaduno inuito
    "Nessuno ha un cuore più ardito di me, il leone / Perciò sfido chiunque in battaglia."
  • in fondo, l'elefante, che porta una torre, rappresenta la Forteza:
    Ellefant son e uno castello ho per cargho / E non me inçenochio ni perdo uargho.
    "Io sono l'elefante e ho un castello per fardello / E non mi inginocchio mai né perdo il mio posto."

MS Ludwig XV 13, Fiore de Liberi, Flos Duellatorum in Armis, Sine Armis, Equester et Pedester